Nuova Riveduta:

Matteo 27:16

Avevano allora un noto carcerato, di nome Barabba.

C.E.I.:

Matteo 27:16

Avevano in quel tempo un prigioniero famoso, detto Barabba.

Nuova Diodati:

Matteo 27:16

Avevano in quel tempo un ben noto prigioniero, di nome Barabba.

Riveduta 2020:

Matteo 27:16

Avevano allora un carcerato famigerato di nome Barabba.

La Parola è Vita:

Matteo 27:16

In quel periodo era in prigione un famigerato criminale di nome Barabba.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Matteo 27:16

Avevano allora un carcerato famigerato, di nome Barabba.

Ricciotti:

Matteo 27:16

Aveva allora un detenuto famoso, di nome Barabba.

Tintori:

Matteo 27:16

C'era allora un detenuto famigerato di nome Barabba.

Martini:

Matteo 27:16

Ed egli aveva allora un prigione famoso chiamato Barabba.

Diodati:

Matteo 27:16

E allora aveano un prigione segnalato, detto Barabba.

Commentario abbreviato:

Matteo 27:16

11 Versetti 11-25

Non avendo alcuna malizia contro Gesù, Pilato lo esorta a discolparsi e si adopera per farlo dimettere. Il messaggio della moglie era un avvertimento. Dio ha molti modi per controllare i peccatori nelle loro attività peccaminose, ed è una grande misericordia avere tali controlli dalla Provvidenza, da amici fedeli e dalla nostra stessa coscienza. Non fare questa cosa abominevole che il Signore odia!", è ciò che possiamo sentirci dire, quando entriamo in tentazione, se lo consideriamo. Essendo stato scavalcato dai sacerdoti, il popolo scelse Barabba. Le moltitudini che scelgono il mondo, anziché Dio, come loro sovrano e parte, scelgono così le loro stesse illusioni. I Giudei erano così decisi a far morire Cristo, che Pilato pensò che sarebbe stato pericoloso rifiutare. E questa lotta mostra il potere della coscienza anche sugli uomini peggiori. Tuttavia, tutto è stato ordinato in modo da rendere evidente che Cristo non ha sofferto per colpa sua, ma per i peccati del suo popolo. Quanto è stato vano per Pilato aspettarsi di liberarsi dalla colpa del sangue innocente di un giusto, che per la sua carica era tenuto a proteggere! La maledizione dei Giudei su se stessi ha trovato una risposta terribile nelle sofferenze della loro nazione. Nessuno poteva sopportare il peccato degli altri, se non Colui che non aveva un proprio peccato di cui rispondere. E non siamo tutti preoccupati? Non si preferisce forse Barabba a Gesù, quando i peccatori rifiutano la salvezza per conservare i loro cari peccati, che privano Dio della sua gloria e uccidono le loro anime? Il sangue di Cristo è ora su di noi per sempre, per misericordia, a causa del rifiuto dei Giudei. Rifugiamoci in esso!

Riferimenti incrociati:

Matteo 27:16

Mar 15:7; Lu 23:18,19,25; Giov 18:40; At 3:14; Rom 1:32

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